Cosa vedere 2 giorni a Saragozza
Ho trascorso un weekend da sola a Saragozza, una primavera in cui il clima era decisamente afoso.
Ero appena tornata da un weekend a Valencia con un’amica ed avevo ancora voglia di gironzolare, quindi – tornata a casa – mi misi a cercare quale altro posto fosse raggiungibile facilmente con un bus da Barcellona.
Lo sguardo cadde immediatamente su Saragozza (Zaragoza come la chiamano qui in Spagna).
Provai a guardare i prezzi del biglietto e trovai un’ottima occasione in settimana, grazie alla quale con 10 euro compravo il biglietto di andata e ritorno Barcelona – Zaragoza.
Di solito costa di più ma spesso queste compagnie vendono un tot di biglietti in offerta quindi, se si ha la fortuna di beccare il giorno in cui ce n’è ancora qualcuno disponibile, si viaggia davvero con poco (io presi un bus dell’ALSA).
Lavoravo spesso nel weekend quindi comprai il biglietto nei giorni della settimana in cui ero libera a lavoro.
Comprai la mia bella guida di Saragozza e, il giorno stabilito, andai a prendere il bus che mi avrebbe portato lì in circa 3 ore (più o meno lo stesso tempo che ci avevo messo per arrivare da Barcelona a Valencia).
Approfittai del viaggio per studiarmi un po’ la guida e organizzare i miei due giorni di visita alla città.
Arrivata alla stazione dei treni di Saragozza (il bus arrivò lì), mi avviai verso il centro a piedi, in modo da passare davanti al castello dell’Aljafería.
In dieci minuti circa a piedi arrivai al castello.
Zaino in spalla, ho iniziato a girargli intorno cominciando a scattare delle foto, con l’intenzione poi di avvicinarmi e capire se era possibile entrare e in che orari era visitabile (per valutare se passare prima in albergo o visitarlo subito).
Quel giorno non fu possibile entrare, quindi mi organizzai per tornarci il giorno successivo, decidendo di dedicare la prima giornata a visitare il centro.
Nell’avvicinarmi al centro passai davanti all’Arena de Toros de Zaragoza.
Non entrai ma scattai qualche foto, perché esternamente la trovai molto bella.
Avevo scelto un alberghetto non lontano dalla piazza della Basilca del Pilar e ci misi non più di una mezz’oretta a piedi per arrivarci.
Posai lo zaino in hotel e riscesi quasi subito, desiderosa di scoprire la famosa Basilica.
Mi concessi giusto un gelato per pranzo strada facendo (era una giornata afosissima!) e poi mi diressi a destinazione.
La piazza era quasi deserta a quell’ora, col sole che cadeva a picco e ne approfittai per scattare delle foto senza folla intorno.
La Basilica del Pilar occupa una buona parte della grande piazza ed è davvero enorme, più di quanto le foto possano mostrare.
Feci prima un giro della piazza e dopo entrai a visitare la Basilica, che merita decisamente.
La piazza è molto originale, perché dal lato opposto a quello dove si trova la Basilica del Pilar, c’è una fontana che ha la forma di una lastra di ghiaccio. Mi ricorda il film di animazione dell’Era glaciale, al punto che la mia fervida immaginazione non si sarebbe meravigliata di veder spuntare il simpatico scoiattolo che rincorreva la ghianda.
Non vi dico, con il caldo che faceva, che voglia avevo di tuffarmi dentro a quella fontana!
La prospettiva della piazza, voltandomi verso la Basilica e lasciandomi alle spalle la fontana, faceva un certo effetto. Anche perché, la riproduzione dell’idea di ghiaccio spaccato, continuava anche sul pavimento. L’immagine mi è piaciuta moltissimo.
Da questa prospettiva, si ha un’idea un po’ più chiara di quanto fosse grande la piazza in lunghezza.
Quella che si vede sulla sinistra nella foto è ovviamente la Basilica del Pilar, quella che invece appare sullo sfondo davanti è la Cattedrale del Salvatore (chiamata anche la Seo).
Alle spalle della fontana invece, è possibile vedere un pezzo di muraglia romana e, in fondo, il mercato coperto.
Fondamentalmente il centro non è grandissimo ed è molto concentrato (a parte l’Aljafería che è un po’ dislocata).
Altra cosa degna di nota è la facciata laterale della Cattedrale del Salvatore.
Se vi trovate in quella piazza, girate intorno alla Seo, altrimenti vi perdete la parete laterale. Io l’ho trovata molto bella.
Tra l’altro, da dietro la Seo, si arriva ad un ponte dal quale è possibile fare delle belle foto della Basilica del Pilar con il fiume Ebro davanti.
Il secondo giorno, lo dedicai alla visita dell’Aljafería che, insieme alla Basilica del Pilar, è stata la cosa più bella che ho visto a Saragozza.
I porticati interni sono davvero bellissimi esempi della straordinaria arte di origine araba.
Terminata la visita all’Aljafería, continuai a girovagare un po’ per la città senza una meta precisa e poi mi avviai verso la stazione, dove mi attendeva il bus che mi avrebbe riportato in serata a Barcellona.
4 Comentarios
mariarosariadiario
Chissà perchè ma non conosco affatto la Spagna, non ci sono mai stata , eppure me la figuro bella così come si intuisce anche dal tuo bel post. Sono stata solo di passaggio a Barcellona e basta. Mi sa tanto che dovrò rimediare a questa mancanza. Ciao, buonanotte.
Se puoi sognarlo, puoi farlo
Ciao Mariarosaria! La Spagna è davvero ricca di posti meravigliosi da visitare perché è un Paese ricco di storia e di incroci di culture differenti. Quelli tra la cultura araba, cristiana ed ebrea per esempio hanno dato davvero dei risultati stupefacenti a livello di architettura… non so se hai letto l’articolo che ho scritto sulla Mesquita di Cordoba per esempio: una Cattedrale dentro una Moschea! Qualcosa di straordinario artisticamente parlando secondo me! Comunque tutta la Spagna è piena di bei posti. Te la consiglio al 100%! Buona serata! 🙂
mariarosariadiario
Consiglio accettato, grazie. Spero l’anno prossimo. Buona serata anche a te, bacio.
Pingback: