Asturie paradiso naturale: itinerario di 7 giorni

Le Asturie ci hanno lasciato senza parole con degli incredibili paesaggi naturali e paesini davvero indimenticabili. Quindi, dopo aver condiviso consigli, risposto ad un po’ di dubbi e domande che sempre mi vengono fatte su questa bellissima terra, condividerò con voi anche quello che è stato il nostro itinerario in auto di 7 giorni, nell’intento di aiutarvi a sfruttare al massimo il tempo che avete a disposizione e consigliarvi tutto ciò che considero imperdibile in un viaggio nella straordinaria terra asturiana.

Dove sono le Asturie

La regione che prende il nome di Asturie in italiano (Asturias in lingua originale) si trova a nord della Spagna e affaccia sul Mar Cantabrico. Confina con la bellissima Galizia da un lato e con l’altrettando stupenda terra cantabrica dall’altro.

Quando stavo organizzando l’itinerario per il viaggio nella terra asturiana, più di una volta, chi mi chiedeva dove andassi, ha confuso la mia risposta «Asturie» con «Austria», pensando fossi diretta in terra austriaca in vacanza.

Questo divertente malinteso, mi ha fatto riflettere sul fatto che, forse, è utile chiarire in partenza il possibile dubbio o la confusione sulla posizione geografica di questa regione spagnola, prima di parlarvi delle varie tappe del nostro meraviglioso viaggio di una settimana in terra asturiana.

Come raggiungere le Asturie

Un’altra cosa che mi è stata chiesta spesso è: come ci si arriva nelle Asturie?

Noi che viviamo in Spagna abbiamo optato per arrivarci direttamente da Barcellona in auto, facendo una tappa nei Paesi Baschi, a Vitória-Gasteiz, per spezzare. Può essere un’opzione se avete più giorni a disposizione e volete prima far tappa nella splendida città catalana.

Se ci si arriva direttamente dall’Italia, a meno che non si voglia fare un viaggio bello lungo in auto e si disponga di tanti giorni per affrontarlo, l’ideale è arrivare in terra spagnola in aereo e poi affittare un’auto per girare la regione asturiana.

Esiste un piccolo aeroporto nelle Asturie. Una volta mi han parlato anche di un volo diretto che partiva da Venezia, ma non ne ho la certezza. Provate a darci un’occhiata quando organizzate l’itinerario, se volete valutare questa opzione.

In alternativa, io consiglierei di atterrare a Santander, oppure a La Coruña in Galizia o a Bilbao nei Paesi Baschi e da lì muoversi in auto a noleggio.

Viaggiare in auto vi permette di fermarvi dove e quando volete, con il vantaggio di poter soggiornare nei dintorni dei paesini più turistici ed evitare i prezzi più alti dei punti più gettonati, soprattutto in alta stagione e nei fine settimana.

C’è anche la possibilità di muoversi in autobus o in treno tra le città principali e partecipare a dei tour organizzati per visitare i laghi di Covadonga e Picchi d’Europa oppure andare alla scoperta di paesini pittoreschi sulla costa asturiana. Quest’opzione non vi permetterebbe di vedere proprio tutto, ma vi darebbe la possibilità di vedere ugualmente bei posti. Ovviamente è un’opzione un po’ più cara.

È possibile visitare le Asturie con i mezzi pubblici?

Se vi state chiedendo se è possibile pianificare anche un itinerario nelle Asturie con i mezzi pubblici, la risposta è sì, ma ci sono posti incantevoli che vale la pena visitare e che, senz’auto, non potreste raggiungere. Se volete optare per dei tour organizzati, è possibile fare delle belle esperienze in terra asturiana anche senza una macchina a disposizione. In caso contrario, personalmente consiglio l’auto.

Le Asturie sono stupende anche grazie agli straordinari paesaggi naturali che offrono, alcuni dei quali son raggiungibili solo in auto o autobus.

Quanti giorni sono consigliati per visitare le Asturie

Per quanto riguarda i giorni necessari per viaggiare nelle Asturie, a mio parere, per godere delle differenti bellezze di questa regione e fare un primo giro abbastanza soddisfacente, che permetta un giusto mix di percorsi e paesaggi naturali e città, 7 giorni sono una buona opzione.

Sono un tempo sufficiente per conoscere le principali attrazioni turistiche, godere della bella atmosfera di città come Oviedo, Gijón e Avilés (le città principali delle Asturie) e visitare, almeno, quelli che sono considerati i luoghi imperdibili della regione asturiana.

Il periodo migliore per un viaggio nelle Asturie

Il periodo migliore per un tour in auto nelle Asturie è a mio parere quello che va dalla primavera all’estate, nel periodo compreso tra il mese di aprile e ottobre, quando le precipitazioni sono minori e il clima è più piacevole.

Questo tenendo sempre in considerazione il fatto che le Asturie hanno un clima che può variare molto anche nello stesso giorno e che non è sempre caldo nemmeno in estate.

Noi ci siamo stati tra fine giugno e inizio luglio e abbiamo sperimentato differenti climi, dalla pioggia torrenziale e il vento che ci hanno ricordato una giornata di pieno novembre, a un caldo che mi ha quasi abbronzata, nel giro di poco più di una settimana.

Quindi, non dimenticate di mettere in valigia un ombrello, una felpa e un’impermeabile, anche se ci andate in primavera o in estate, non son mai di troppo!

Vantaggi di visitare le Asturie in primavera

Uno dei vantaggi di visitare le Asturie in primavera e di evitare l’estate piena è la possibilità di ottenere prezzi migliori per l’alloggio e vedere la zona meno affollata, soprattutto nelle città più turistiche della costa.

Altro vantaggio di visitare le Asturie in primavera è che i parcheggi per visitare le spiagge e i punti panoramici normalmente sono gratis.

Ci è capitato di andare a visitare la stessa spiaggia (per vedere la differenza del paesaggio con il cambio della marea) il 30 giugno e il 1 luglio: a distanza di un solo giorno, lo stesso parcheggio, che era gratuito il giorno prima, lo abbiamo trovato transennato e a pagamento il giorno successivo, solo perché era iniziato il mese di luglio.

Ovviamente, se considerate tutti i paesaggi, le spiagge e i punti panoramici da non perdere sulla costa asturiana, nei mesi estivi ci si lascia una bella sommetta, solo per pagare i parcheggi.

Tenetene conto quando organizzare il vostro itinerario on the road nelle Asturie e state decidendo quando andare.

Cosa non perdere nelle Asturie: il nostro itinerario di 7 giorni

A questo punto, è arrivato il momento di condividere con voi quello che, sulla base della nostra esperienza, è il migliore itinerario per girare le Asturie in 7 giorni.

Giorno 1: Da Colombres a Llanes

Il nostro itinerario delle Asturie in 7 giorni è iniziato di mattina presto, con una visita al villaggio di Colombres, situato a pochi chilometri dalla Cantabria e famoso per le sue eleganti case indiane.

L’ itinerario indiano dura circa un paio d’ore, partendo dalla Piazza del Municipio e passando per gli edifici più belli, come la Quinta de Guadalupe, la Casa de las Palmeras, la Casona Roja e la Quinta Buenavista, per citarne qualcuna.

Quando arrivammo a Colombres, iniziò a piovere a dirotto, ma noi, senza perderci d’animo, ci dirigemmo ugualmente all’ufficio del turismo del paesino, dove ci regalarono una mappa, in cui erano perfettamente indicati tutti i punti in cui si trovavano le famose case degli indiani.

Seguendo il percorso, incuranti della pioggia, siamo riusciti a vederle tutte, una anche visitandola all’interno.

Lasciata Colombres, ci siamo diretti alle fotogeniche spiagge gemelle di Ballota e Andrín.

Lasciata l’auto in cima e, dopo esserci goduti la  vista di entrambe le spiagge dallo spettacolare punto panoramico, siamo scesi su entrambe, per godercele da vicino e scattare foto.

Le trovammo totalmente vuote quando arrivammo, complice anche il tempo grigio e per nulla estivo quel giorno. Questo dettaglio ci ha permesso di goderci il paesaggio totalmente soli e in piena tranquillità.

Personalmente ho adorato la Spiaggia di Ballota, mi emozionò tantissimo vederla.

L’ultima tappa del primo giorno in terra asturiana fu la cittadina turistica di Llanes, uno dei paesini più belli delle Asturie.

È una città di mare, che affascina con le sue spiagge, le passeggiate intorno al porto e al centro storico, le viste sulla costa frastagliata e le bellissime scogliere a strapiombo sul mare, che è possibile godersi dal Paseo San Pedro (personalmente l’ho adorato), oltre che per le sue magnifiche case indiane.

Anche qui siamo passati all’ufficio del turismo per avere una mappa con i luoghi di interesse segnalati, cosa che ci è stata molto utile.

Una cosa da considerare, quando si organizza un itinerario on the road nelle Asturie, è che, per trovare un buon alloggio, soprattutto in città come Llanes, è importante prenotare con largo anticipo, soprattutto per trovare occasioni, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Giorno 2 nelle Asturie: da Llanes a Cangas de Onís

Dopo la prima colazione a Llanes, il secondo giorno abbiamo proseguito il nostro itinerario, facendo varie tappe, per visitare le migliori spiagge delle Asturie: quella di Poo, Torimbia, Gulpiyuri, Playa de las Catedrales e Cuevas del Mar.

La spiaggia di Gulpiyuri, si distingue per essere senza sbocco sul mare e cambia moltissimo, in base alla marea. Se volete vederla nel massimo della sua bellezza, vi conviene andarci quando la marea è alta.

A 15 minuti di auto da Gulpiyuri si trova la curiosa spiaggia di Cuevas del Mar, dove si possono ammirare diverse formazioni geologiche prodotte dall’erosione durante la bassa marea. È una delle preferite dagli amanti delle immersioni e dello snorkeling, grazie ai suoi incredibili fondali.

L’altra bellissima tappa che abbiamo fatto è stata ai  Bufones de Pría, dove è possibile vedere potenti raffiche di acqua marina che escono dalle fessure delle rocce, uno spettacolo impressionante (è più facile vederlo in autunno quando il mare è in tempesta).

Proprio a pochi passi dai Bufones de Pria, abbiamo visto un bellissimo esempio del fenomeno delle maree, su una spiaggia a pochi passi dai Bufones: Playa Guadamía.

Prima di pranzo c’era bassissima marea e si poteva passeggiare per un buon pezzo sulla sabbia bagnata e subito dopo pranzo di spiaggia non rimaneva quasi nulla e tutto era inondato… Uno spettacolo impressionante.

Parlando di pranzo, proprio lì, a pochi passi da questa spiaggia e dai Bufones de Pria, abbiamo mangiato benissimo, in un ristorantino tipico asturiano: La Pomarada.

Lì abbiamo provato il migliore Cachopo asturiano di tutta la settimana di viaggio nelle Asturie.

Un piccolo consiglio: quando ordinate un cachopo nelle Asturie tenete in conto il fatto che le porzioni lì son sempre super abbondanti e che con un buon cachopo si può tranquilamente mangiare in due!

Dopo pranzo ci siam rimessi in cammino e, in mezz’ora di auto, abbiamo raggiunto Cangas de Onís, un villaggio famoso per il suo Ponte Romano e per la sua vicinanza agli impressionanti Laghi di Covadonga.

Giorno 3: da Cangas de Onís a Ribadesella

Il terzo giorno dell’itinerario on the road delle Asturie siamo usciti all’alba, per avere il tempo di attraversare, prima delle 8:30, il posto di blocco per i laghi di Covadonga, e poter così accedere in auto ai due parcheggi situati accanto ai laghi.

All’ufficio del turismo vi diranno che per andare ai laghi di Covadonga è necessario lasciare l’auto nel parcheggio a Canga de Onís e prendere uno degli autobus che durante tutto il giorno portano ai laghi.

Questo è vero perché la strada per arrivare viene chiusa al traffico in direzione laghi ed è impossibile salire in auto.

C’è però una piccola possibilità di andarci con la propria auto per chi ha il coraggio di svegliarsi all’alba e superare la «barriera» prima delle 8.30. A quest’ora il passaggio è ancora libero e si può arrivare ai laghi di Covadonga con la propria auto.

Considerate però che i parcheggi ai laghi sono piccoli e se non trovate posto vi toccherà ridiscendere e prender l’autobus per salire. Quindi, è davvero un’opzione per i più mattinieri.

Noi lo abbiamo fatto e, nonostante l’alzataccia, è stato bellissimo per più di una ragione:

Abbiamo potuto vedere i laghi e tutta la zona verde circostante quando non era ancora pieno di gente, era silenzioso e per scattar foto non abbiam dovuto accontentarci di averle piene di gente a popolarle.

Altro vantaggio è stato vedere gli animali tranquilli, nel loro habitat naturale, pascolare liberi, senza voci di persone intorno e in libertà più totale. Sono immagini che non dimenticherò mai.

Se non siete mattinieri, o i parcheggi dei laghi sono pieni, dovrete lasciare la vostra auto in uno dei parcheggi sulla strada di accesso ai laghi e salire sull’autobus del parco o prendere un autobus da Canga di Onís.

Dopo aver fatto il percorso circolare, che vi porterà via circa due ore, passando davanti ai bellissimi laghi Enol ed Ercina, potete tranquillamente tornare in auto senza restrizioni o in autobus se avete scelto questa opzione.

Una tappa che val la pena fare è fermarsi al Santuario di Covadonga, il complesso monumentale più visitato delle Asturie, composto dalla Grotta Santa e dalla Basilica di Santa María. Noi non ci siamo riusciti per tempo, ma alla prossima ci andiamo.

Se avete più tempo a disposizione e siete appassionati di escursionismo, potete completare il Cammino di Cares, un percorso che attraversa una spettacolare gola di montagna scavata dalle acque cristalline del fiume Cares, che richiede circa 7 ore e inizia nel villaggio di Poncebos.

Un’altra opzione per percorrere questo itinerario è quella di prenotare un TOUR ORGANIZZATO da Cangas de Onís.

L’ultima tappa della giornata è stata Ribadesella, una delle cittadine di pescatori più attive della regione, situata alla foce del fiume Sella.

Tenete presente che questa è una delle cittadine più visitate della zona, quindi un buon modo per risparmiare sull’alloggio è quello di soggiornare in periferia.

Giorno 4 : da Ribadesella a Gijón

Il quarto giorno siamo partiti la mattina presto da Ribadesella per visitare il paesino di Lastres (Llastres in asturiano) distante circa una mazz’oretta e, soprattutto, per vedere le famose orme di dinosauro.

Il percorso per raggiungere gli scogli con le orme è breve ma molto piacevole, perché costeggia il mare e non è per niente pesante da fare.

Solo per scendere a vedere le orme di dinosauro tocca fare delle scale, ma non sono moltissime.

Per riuscire a vederle è importante però che la marea sia bassa. La marea alta coprirebbe gli scogli dove sono visibili le enormi orme.

Dopo le orme dinosauro, ci siamo fermati a visitare il paesino di Lastres, cosa che ci ha portato via non più di un’oretta. Abbiamo poi ripreso l’auto e ci siamo diretti verso la città di Gijón, dove siamo rimasti a dormire.

Esiste anche la possibilità di partecipare ad un TOUR ORGANIZZATO PER VISITARE RIBADESELLA E LASTRES, partendo da Oviedo, se non si possiede un auto.
Gijón è una cittadina molto viva, bagnata dal Mar Cantabrico e dotata di due spiagge urbane.

È famosa per i suoi punti panoramici sul Golfo di Biscaglia, il quartiere balneare di Cimadevilla e per la bella atmosfera che si respira al tramonto nelle sue sidrerie e terrazze, oltre che per il famoso elogio all’orizzonte, un’opera abbastanza controversa per la gente del posto.

5° giorno: da Gijón a Cudillero

La prima tappa del quinto giorno è stato Cabo de Peña, altro stupendo posto panoramico e imperdibile per osservare le impressionanti scogliere della costa asturiana.

Dopo un breve tragitto verso i punti panoramici di questo promontorio, ci siamo diretti verso la bella città di Avilés, un’antica città con uno dei centri storici medievali meglio conservati del nord della Spagna e il futuristico complesso del Centro Niemeyer.

Nel pomeriggio, dopo esserci fermati a pranzare ad Avilés, ci siamo diretti a Cudillero, un incantevole paesino sulla costa asturiana, considerato da molti uno dei borghi più belli della Spagna.

Noi lo abbiamo visitato con la pioggia, ma devo dire che merita davvero.

Dopo aver parcheggiato nel suo incantevole porto, da cui si gode una fantastica vista sul pittoresco paesino di Cudillero, con le sue case colorate distribuite su una collina, siamo arrivati alla Plaza de Santa Marina da cui abbiamo iniziato un percorso che termina nei fantastici punti panoramici della parte alta.

Ci sono vari itinerari possibili, che conducono ai differenti in punti panoramici e che sono segnalati con differenti colori.

Giorno 6: da Cudillero a Taramundi

Il sesto giorno del nostro viaggio di una settimana nelle Asturie ci siamo diretti a visitare la cittadina di Luarca, conosciuta come il villaggio bianco della costa verde.

Anche Luarca l’abbiamo visitata con un poco di pioggia, ma come sempre questo non ci ha fermati.

Quando si visitano le Asturie bisogna tenere in conto che il clima è un po’ sullo stile del Regno Unito e dell’Irlanda e che, quindi, anche andarci d’estate non preclude la possibilità di prender pioggia ogni tanto. Eppure, anche questo, l’ho trovato parte del fascino del paesaggio asturiano.

In fondo, proprio come l’Irlanda, se le Asturie sono così verdi, lo devono anche al loro clima e alle piogge frequenti. Basta organizzarsi un po’ e si gira anche quando piove!

Dopo Luarca, abbiamo fatto una piccola tappa a Puerto de la Vega, altro paesino di pescatori molto caratteristico. A Puerto de la Vega il paesaggio prende un po’ i contorni dei paesini galiziani.

Effettivamente il paesino si trova poco distante dal confine con la Galizia.

Puerto de la Vega è il tipico esempio di paesino di pescatori piccino, tranquillo e pacifico, dove il tempo sembra totalmente fermo.

Dopo una piccola tappa a Ribadeiro (in Galizia), per pranzare in un ristorante di cui avevamo sentito parlare benissimo, siamo tornati in territorio asturiano per visitare il paesino di Taramundi.

Lì l’atmosfera è totalmente cambiata.

In pochissimo tempo siamo passati dal paesaggio di mare a quello di alta montagna: una delle bellissime caratteristiche della terra asturiana.

Taramundi è situata in un ambiente tranquillo di valli, montagne, boschi, fiumi e torrenti.

Noi abbiamo fatto un giretto nel paesino e poi ci siamo nuovamente diretti verso la costa per vedere la stupenda Playa del Silencio.

È possibile anche prenotare un ESCURSIONE A TARAMUNDI partendo da Oviedo.

La Playa del Silencio entra davvero nei miei posti del cuore nelle Asturie e in quelli che io considero davvero gli imperdibili in un viaggio alla scoperta di questa straordinaria terra.

L’ultima tappa del nostro sesto giorno nelle Asturie è stata anche il nostro degno saluto alla Costa Asturiana: lo straordinario paesaggio di Cabo de Vidio.

A Cabo Vidio ci siamo goduti davvero una delle viste più spettacolari del viaggio sulle scogliere della costa asturiana.

Sarà che davvero ci siamo arrivati al tramonto, sarà che la vista era splendida, ma davvero mi sono emozionata. È stata come la stupenda conclusione di una serie di straordinari paesaggi visti durante la settimana.

Ci rimaneva ancora un giorno nelle Asturie, ma ormai abbandonavamo la costa, quindi toccava salutarla.

Cabo Vidio è stata la conclusione perfetta, senza ombra di dubbio!

Giorno 7: da Taramundi a Oviedo

Il nostro ultimo giorno, dei 7 trascorsi in giro per le Asturie, lo abbiamo dedicato alla città di Oviedo, capitale del Principato delle Asturie e una delle città più signorili della Spagna.

Ad Oviedo abbiamo partecipato ad un interessante FREE TOUR DELLA CITTÀ.

Ovviamente, passando per Oviedo, non è potuta mancare una visita anche al Museo di Fernando Alonso, per la gioia di Javi, che è un suo grande fan.

Per gli appassionati di Formula 1, direi che il museo merita una visita. Io non sono esperta, ma Javi non smetteva di scattar foto felice, quindi, mi permetto di consigliarlo!

Con la visita della città di Oviedo abbiamo salutato la terra Asturiana, non senza un pizzico di nostalgia. Ci ha conquistati e lasciarla è stato un po’ triste.

Eppure sappiamo che il nostro è stato solo un arrivederci: torneremo sicuramente in questa meravigliosa terra dove abbiamo lasciato un pezzetto di cuore.

Se le Asturie vi hanno affascinato ed amate i paesaggi del Nord della Spagna, non perdetevi l’articolo sulla Cantabria!