
Irlanda on the road a ottobre: un viaggio tra castelli, scogliere e magia di Halloween
Se sognate un viaggio che mescoli natura selvaggia, villaggi pittoreschi, castelli fiabeschi e atmosfere misteriose… l’Irlanda in autunno è la destinazione perfetta.
Noi abbiamo deciso di esplorarla a metà ottobre, proprio quando le foglie si tingono di rosso e oro, e l’aria si riempie di quella sottile magia che precede Halloween, festa dalle radici profondamente celtiche.

In questo articolo vi racconterò il nostro itinerario di 8 giorni on the road, da Dublino al Connemara, passando per le iconiche Cliffs of Moher, il leggendario Ring of Kerry e i giardini incantati del castello di Blarney.
Un viaggio denso ma sorprendentemente scorrevole, ricco di natura, storia, colori autunnali e scorci da cartolina.
Se state pianificando una vacanza in Irlanda o sirte curiosi di scoprire cosa offre l’isola di smeraldo in uno dei suoi momenti più affascinanti dell’anno, qui troverete ispirazione, consigli e tutte le nostre tappe giorno per giorno.

Giorno 1 – Arrivo a Dublino e primo giro nella capitale irlandese
Siamo atterrati presto al Dublin Airport, dove abbiamo ritirato l’auto a noleggio direttamente in aeroporto. Da lì, ci siamo diretti in città per lasciare le valigie in hotel e iniziare a prendere confidenza con la guida a sinistra.
All’inizio era stranissimo – soprattutto affrontare le rotonde e gli incroci – ma ci siamo abituati presto e anche questo ha fatto parte dell’avventura.
Per me era la seconda volta a Dublino per Javi la prima e vederla con occhi nuovi attraverso l’emozione della sua prima volta ha reso tutto ancora più speciale.
La città ci ha accolti con un sole inaspettato e una bellissima atmosfera: musica dal vivo per strada, allegria nell’aria e tanta voglia di esplorare.

Abbiamo passato il pomeriggio passeggiando tra le zone più famose, dal vivace quartiere di Temple Bar, ricco di pub storici e artisti di strada, fino alla Trinity College, con la sua storica biblioteca e i giardini perfetti per una prima pausa.
Il centro di Dublino si visita facilmente a piedi, ed è un vero piacere lasciarsi trasportare tra ponti, vicoletti e scorci lungo il fiume Liffey.

Ps: Ho dedicato un articolo a parte alla capitale irlandese dove potrete trovare più dettagli su cosa vedere a Dublino.
Abbiamo trascorso il pomeriggio tra le strade di Dublino e il bellissimo parco col lago, godendo della tipica atmosfera autunnale che rendeva l’atmosfera magica.

Per cena, ci siamo immersi nella tradizione irlandese con un ottimo stufato di carne alla birra Guinness, gustato nello storico pub O’Neal accanto alla statua di Molly Malone.

Un luogo ricco di atmosfera, leggende e sapori autentici, perfetto per chiudere questo primo giorno d’avventura.
Giorno 2 – Natura nei monti Wicklow, spiritualità a Glendalough, castelli a Kilkenny e tramonto colorato a Cobh
Il nostro secondo giorno in Irlanda, dopo una colazione veloce, siamo partiti verso sud attraversando i monti Wicklow, noti come il “giardino d’Irlanda”.
La strada che attraversa questa zona è spettacolare, tra pascoli infiniti, brughiere e panorami mozzafiato.

La prima tappa è stata Glendalough, un antico sito monastico immerso in una valle glaciale.
Qui abbiamo passeggiato tra rovine antichissime, una torre rotonda perfettamente conservata e due laghi incastonati tra le colline verdi.

L’atmosfera è mistica e rilassante, perfetta per respirare l’anima più antica d’Irlanda.
Glendalough e i suoi laghi ci son piaciute tantissimo! Ve ne parlo dettagliatamente in un altro articolo perché merita menzione speciale: Glendalough magia e quiete nel cuore delle Wicklow Montains.

Proseguendo il nostro itinerario, ci siamo fermati a Kilkenny, una delle cittadine medievali più belle d’Irlanda.
Abbiamo visitato l’esterno del Kilkenny Castle, fatto due passi nel centro storico, tra viuzze di pietra, gallerie d’arte e piccoli negozi artigianali.
L’energia qui è viva, elegante e al tempo stesso autentica.

Nel pomeriggio abbiamo raggiunto la coloratissima cittadina portuale di Cobh, nella contea di Cork.
Adagiata su una collina che guarda il mare, è famosa per essere stato l’ultimo porto toccato dal Titanic.
Siamo saliti fino alla maestosa St. Colman’s Cathedral, da dove si ha una vista meravigliosa sulle casette colorate che digradano verso l’acqua.

Il tramonto sul porto, con il cielo che si tingeva di rosa e arancio, è stato un momento magico e perfetto per chiudere la giornata.

Giorno 3 – Castelli, costa e cascate: da Cork a Killarney passando per Kinsale
Dopo una notte a Cork, abbiamo iniziato la giornata con una visita al Blarney Castle, uno dei castelli più iconici d’Irlanda.

La leggenda vuole che chi bacia la famosa Blarney Stone acquisti il dono dell’eloquenza!
Noi non abbiamo baciato la pietra per scelta, ma siamo saliti fin sù per goderci il bellissimo panorama sul parco circostante: una meraviglia!!!

Il castello, immerso in giardini meravigliosi e curati con angoli magici come il Poison Garden e il Rock Close, è una vera immersione tra natura e storia.
Passeggiare tra alberi secolari e antiche rovine ha un fascino difficile da spiegare: sembra di entrare in una fiaba celtica.

Terminata la visita, (i giardini erano così belli e grandi che avremmo potuto passarci la giornata intera!), ci siamo diretti verso la costa sud fino a Kinsale, un villaggio marinaro delizioso, con casette colorate, gallerie d’arte, pub accoglienti e un’atmosfera vivace.
Abbiamo fatto una passeggiata nel centro, pieno di angoli fotografici, e ci siamo concessi qualcosa di buono da mangiare in uno dei suoi locali affacciati sul porto.

Nel pomeriggio ci siamo messi in viaggio verso Killarney, ma prima abbiamo fatto due tappe nella Killarney National Park: la prima alla Torc Waterfall, una cascata immersa in una foresta verde e umida, facilmente raggiungibile con una breve camminata.

L’energia dell’acqua e del bosco ci ha ricaricati completamente.

Ultima tappa della giornata prima di Killarney è stato il romantico Ross Castle, sulle rive del Lough Leane, poco prima che il sole iniziasse a calare.
Il riflesso del castello nel lago, circondato dalle montagne sullo sfondo, è stato uno dei momenti più suggestivi della giornata.

Abbiamo concluso la serata nella vivace cittadina di Killarney, dove abbiamo pernottato, pronti per la prossima avventura lungo la Wild Atlantic Way.

Giorno 4 – Ring of Kerry & Dingle: paesaggi da cartolina, scogliere e un pub pieno di musica
Il quarto giorno ci ha regalato alcuni dei paesaggi più iconici dell’Irlanda. Abbiamo percorso il celebre Ring of Kerry, un itinerario ad anello tra montagne, oceano e villaggi incantati.
La prima sosta è stata Sneem, un piccolo borgo dalle case colorate, immerso nel verde e nella tranquillità.
Ma ciò che ci ha colpito di più è stato lo scorcio sul fiume visto dal ponte: un’immagine da cartolina, con l’acqua che scorre tra le rocce e il paesaggio incontaminato tutto intorno.
Un momento di pace assoluta, che ci è rimasto nel cuore.

Abbiamo proseguito verso Waterville, affacciato sul mare e sul lago Currane, e poi raggiunto uno dei punti più spettacolari del viaggio: le Kerry Cliffs.

Alte e maestose, con vista sulle Skellig Islands, queste scogliere ci hanno lasciati senza parole. Il vento, l’odore del mare e la potenza del paesaggio hanno reso l’esperienza quasi surreale.
Se volete conoscere meglio la differenza sulle Kerry Cliffs e le Cliffs of Moher o avete poco tempo e non sapete quale scegliere tra le due, vi consiglio di leggere questo articolo: Cliff of Moher vs Kerry Cliffs: quale scegliere?

Nel pomeriggio ci siamo spinti fino alla penisola di Dingle, attraversando strade tortuose e panoramiche, fino al vivace villaggio sul mare che ci è piaciuto tantissimo!

Qui abbiamo concluso la giornata in un tipico pub irlandese, pieno di musica dal vivo, risate e profumo di cucina tradizionale.

È stato il modo perfetto per chiudere una giornata indimenticabile.

Giorno 5 – Limerick & Cliffs of Moher: tra città medievali e scogliere vertiginose
Il quinto giorno del nostro viaggio ci ha portati prima a Limerick, una città dal fascino medievale che sorge lungo il fiume Shannon.
Passeggiando nel centro abbiamo respirato un’atmosfera autentica, tra antiche strade di pietra, chiese gotiche e l’imponente King John’s Castle, che domina la città e racconta secoli di storia.

Dopo una breve sosta, ci siamo diretti verso una delle meraviglie naturali più famose d’Irlanda: le Cliffs of Moher.

Alte fino a 214 metri, si ergono maestose sull’oceano Atlantico, scolpite dal vento e dalle onde.
Camminare lungo il sentiero in cima alle scogliere, con il mare impetuoso sotto di noi e i gabbiani che volavano liberi nel cielo, è stata un’esperienza emozionante e quasi mistica.

Abbiamo fatto tantissime foto, ma nessuna è riuscita davvero a catturare la grandiosità del panorama. È uno di quei luoghi che vanno vissuti con tutti i sensi.

Giorno 6 – Galway, Connemara e Kylemore: l’Irlanda più selvaggia (e bagnata!)
Il nostro sesto giorno è iniziato con una sosta a Galway, città giovane, vivace e piena di musica.
Le vie colorate del centro storico, le botteghe artigiane e i locali pieni di gente ci hanno trasmesso un’energia contagiosa.

Dopo una passeggiata e un piacevole freetour per la città, ci siamo rimessi in viaggio verso uno dei luoghi più magici del nostro itinerario: il Connemara.

Questa regione selvaggia e solitaria ci ha accolti con paesaggi totalmente differenti: laghi color acciaio, montagne avvolte dalle nuvole basse e pecore che attraversavano la strada con tutta calma.

Nel Connemara National Park, proprio mentre camminavamo immersi in tanta bellezza, è arrivato un vero e proprio acquazzone irlandese!
Ma eravamo preparati, e in fondo… faceva parte dell’esperienza. La pioggia non ha fatto altro che rendere tutto ancora più autentico.

Abbiamo fatto una breve sosta alle Aasleagh Falls, un angolo poetico dove l’acqua scorre veloce circondata dal verde e giallo intenso, e poi ci siamo diretti alla maestosa Kylemore Abbey.

Con il suo riflesso nel lago e il profilo gotico immerso tra gli alberi, sembra uscita da una fiaba. Una vera perla nel cuore dell’Irlanda occidentale.

Se preferite non affittare l’auto, esistono dei Tour organizzati del Connemara e l’abazia di Kylemore.
Giorno 7 – Da Sligo a Dublino: tra leggende del Nord e luci di Natale
Il nostro ultimo giorno “on the road” è iniziato con una tappa a Sligo, cittadina affacciata sull’Atlantico, immersa nei paesaggi poetici tanto amati da Yeats.

Ci siamo lasciati incantare dalla sua atmosfera tranquilla, tra rovine medievali, il fiume Garavogue e le colline ondulate che la circondano. Un luogo che sembra sospeso tra storia, mito e natura.

Da lì siamo ripartiti per Dublino, dove abbiamo dormito l’ultima notte.
Prima però, ci siamo concessi una cena in uno dei pub più iconici del quartiere di Temple Bar.

Anche se era solo fine ottobre e l’aria profumava ancora di autunno, il pub dove abbiamo scattato l’immancabile foto ricordo era già decorato per Natale, con luci, ghirlande e un’atmosfera festosa che sembrava arrivare in anticipo, ma con grande charme irlandese.
Un’ultima notte perfetta per il nostro viaggio, tra musica dal vivo, risate, e la consapevolezza che l’Irlanda ci aveva regalato giorni pieni di magia, paesaggi spettacolari e momenti indimenticabili.

Giorno 8 – Dublino e il respiro di Samhain
L’ultimo giorno del nostro viaggio lo abbiamo dedicato interamente a Dublino, avvolta da un’atmosfera unica. Era la settimana di Halloween, o meglio, Samhain, l’antica festa celtica da cui tutto ha avuto origine.

Ovunque si respirava mistero, storia e magia: decorazioni, lanterne, maschere, leggende… la città sembrava vestita a festa, ma con quel tocco profondamente irlandese che fonde passato e presente.

Abbiamo partecipato a un interessantissimo free tour per le vie della capitale: dalle piazze georgiane al Trinity College, dai racconti dei rivoluzionari irlandesi fino ai fantasmi che, secondo le guide locali, ancora abitano le strade di Dublino.

Un modo coinvolgente per salutarla, camminando nella sua anima storica e leggendaria.
La sera, con il cuore pieno di immagini e ricordi, abbiamo preso il volo di ritorno per la Spagna, verso casa… ma con un pezzetto d’Irlanda dentro di noi, che resterà per sempre.
Se restate di sera a Dublino, altra idea originale è cenare assistendo a uno spettacolo folcloristico!
Consigli utili per organizzare un viaggio in Irlanda
Un viaggio in Irlanda è un’avventura dal sapore selvaggio e poetico, ma un pizzico di organizzazione può renderlo ancora più fluido e piacevole.
1 – Il primo consiglio è di prenotare con anticipo, soprattutto se si viaggia in periodi festivi o in alta stagione: alcuni alloggi nelle zone più isolate (come Dingle o il Connemara) si riempiono rapidamente, e avere un punto d’appoggio sicuro fa la differenza, a parte il fatto che i prezzi lievitano decisamente!
2 – Importante anche considerare le ore di luce, che nei mesi autunnali e invernali calano presto: pianificare bene le tappe giornaliere aiuta a godersi ogni luogo con calma.
3 – In Irlanda il tempo è un compagno imprevedibile: il sole può lasciare spazio a una pioggia improvvisa, e poi di nuovo aprirsi come nulla fosse.
Il mio consiglio? Portare sempre con sé un impermeabile leggero e vivere ogni acquazzone come parte dell’esperienza autentica.
4 – Un altro aspetto da considerare è che le distanze in Irlanda sono relative: anche se i chilometri sembrano pochi, spesso le strade sono strette, tortuose e immerse nella natura, e si procede più lentamente del previsto.
Per non parlare che in alcuni casi dovrete percorrerla con la pioggia che in Irlanda è sempre in agguato!
Per questo è bene prevedere margine nei tempi di percorrenza, così da godersi tutto senza stress.

5 – Infine, non dimenticate che la guida è a sinistra! Dopo un primo momento di adattamento, diventa naturale, ma occorre mantenere sempre la concentrazione, soprattutto nelle strade più panoramiche.
E poi lasciatevi andare: l’Irlanda vi sorprenderà anche nei dettagli che non avevate previsto.
Curiosità e magia d’Irlanda: tra leggende, musica e simboli antichi
L’Irlanda non è solo paesaggi mozzafiato: è una terra viva di simboli, leggende e tradizioni che affondano le radici in un passato ancestrale.
Ancora oggi, accanto all’inglese, si parla il gaelico irlandese (lingua celtica), che si legge sui cartelli stradali e si ascolta nei pub durante le canzoni tradizionali.
La musica è l’anima del Paese: violini, flauti e bodhrán (il tamburo irlandese) accompagnano storie di amori perduti, eroi e fate.
Il folclore irlandese è un intreccio affascinante di creature misteriose, come i leprechaun, e di leggende millenarie, come quelle sulle banshee o le colline fatate (fairy hills), che ancora oggi gli irlandesi rispettano con sincera devozione.
Ovunque troverete simboli antichi come il triskele, il nodo celtico o il celebre Claddagh, simbolo di amore e fedeltà.
Viaggiare in Irlanda significa anche entrare in questo mondo incantato, dove il confine tra realtà e mito è sottile come la nebbia sulle scogliere.

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