Valencia: cosa vedere in un weekend

Valencia è una città che accoglie con il sorriso. Solare e leggera, ma capace di sorprendere con la sua profondità culturale e la sua anima poliedrica.

È una città che si vive con tutti i sensi: si ammira, si ascolta, si gusta.

In questo articolo vi porto con me alla scoperta di cosa vedere a Valencia in un weekend, ma anche cosa assaporare, sentire e vivere, come ho fatto io, lasciandomi conquistare dal suo ritmo mediterraneo.

Il centro storico: la Valencia autentica, tra pietra, piazze e sapori

Cominciamo dalla Ciutat Vella, il cuore pulsante di Valencia. un intreccio di vicoli, piazze alberate e architetture che raccontano secoli di storia.

Tra le tappe imperdibili:

  • La Cattedrale, un magnifico intreccio di stili: romanico, gotico e barocco convivono in armonia. Salite sulla torre Miguelete: la vista sui tetti rossi e sulle cupole verdi della città vale ogni gradino.

  • La Lonja de la Seda, Patrimonio UNESCO, un capolavoro del gotico civile che racconta il glorioso passato mercantile di Valencia.

  • Plaza de la Virgen e Plaza de la Reina, due piazze dal fascino rilassato, dove sedersi con una horchata fresca o un’Agua de Valencia e lasciarsi cullare dall’atmosfera.
Se desiderate prenotare un free tour per girare il centro di Valencia e conoscerlo meglio, potete prenotarlo qui: FREE TOUR DI VALENCIA.

La Ciutat de les Arts i les Ciències: il futuro che stupisce

Proiettatevi nel futuro con una visita alla Città delle Arti e delle Scienze, uno dei simboli più iconici di Valencia. Un complesso architettonico firmato Calatrava che sembra sospeso tra arte e fantascienza.

Da non perdere:

  • L’Oceanogràfic, il più grande acquario d’Europa, con ambienti marini da tutto il mondo e un ristorante sottomarino davvero suggestivo.

  • L’Hemisfèric, con il suo cinema IMAX e le proiezioni a 360°.

  • Il Museo della Scienza, perfetto per adulti e bambini, per scoprire, toccare e sperimentare.

Anche solo passeggiare tra le strutture bianchissime, i giochi di luce e i riflessi sull’acqua è un’esperienza unica, da fotografare a ogni passo.

Il Parco del Turia: un fiume che oggi è verde

Uno dei luoghi che più mi ha colpito di Valencia è il Parco del Turia. Un polmone verde nato dal letto deviato dell’omonimo fiume, trasformato in un giardino lungo oltre 9 km.

È perfetto per camminare, correre, pedalare o semplicemente stendersi su un prato. Collega il centro alla zona della Ciutat de les Arts ed è l’ideale per vivere Valencia in modo lento, locale, autentico.

Se potete, attraversatelo al tramonto: pura magia.

Parco di Gulliver a Valencia

Ruzafa: la Valencia creativa e bohémien

Valencia ha anche un’anima giovane e vibrante, che pulsa nel quartiere di Ruzafa. Un tempo zona popolare, oggi è diventata la culla della creatività urbana.

Qui troverete:

  • Caffè letterari e brunch bar dal sapore internazionale.

  • Murales e gallerie indipendenti.

  • Un’atmosfera accogliente, rilassata, perfetta per respirare la Valencia di oggi.

Ogni via è una sorpresa, e ogni angolo può diventare la tua foto preferita del viaggio.

Mare, spiagge e paella vista Mediterraneo

Valencia è anche mare. Le sue spiagge cittadine, Malvarrosa e Cabanyal, sono ampie, sabbiose e facilmente raggiungibili in tram o in bici. Perfette per un tuffo, una passeggiata o per gustare una paella valenciana davanti al mare (sì, qui è nata!).

Se volete un po’ di natura in più, spingetevi fino al Parco Naturale dell’Albufera, tra risaie, lagune e tramonti da cartolina. Qui potete anche assaggiare la paella originale, quella con coniglio, pollo e fagiolini. Una vera esplosione di sapori locali.

Le Fallas di Valencia: arte, fuoco e passione

Se capitate a Valencia a marzo, preparatevi a vivere una delle esperienze più intense d’Europa: le Fallas.

Per settimane la città si riempie di gigantesche sculture di cartapesta (i ninots), fuochi d’artificio, sfilate e musica. La festa culmina il 19 marzo, con la Cremà, quando tutte le opere vengono bruciate in un rito collettivo che celebra la fine dell’inverno e la rinascita.

Più che una festa, è una dichiarazione d’identità culturale. E se volete esserci, prenotate con largo anticipo: tutta la Spagna si dà appuntamento qui.

Cosa sapere prima di partire: info utili e curiosità

  • Come arrivare a Valencia
    L’aeroporto si trova a soli 15 minuti dal centro, ben collegato con metro e autobus. La città è facilmente raggiungibile anche in treno AVE da Madrid e Barcellona o in auto, come tappa perfetta per un on the road tra Andalusia e Costa Blanca.

  • Come muoversi a Valencia
    La città è perfetta da girare a piedi o in bicicletta: piatta, sicura, piena di piste ciclabili. In alternativa, metro e tram sono efficienti. Per un’esperienza autentica, provate il servizio di bici-sharing Valenbisi.

  • Curiosità
    Lo sapevate che la Lonja de la Seda è stata per secoli la più importante borsa del commercio europeo?
    E che l’Agua de Valencia, iconica bevanda locale, nacque come uno scherzo tra amici?

Valencia è…

Valencia è il profumo degli agrumi nell’aria.
È la luce che si riflette sul bianco delle architetture moderne.
È il suono dei bambini che giocano nel Parco del Turia e il sapore intenso della paella condivisa sul mare.

È una città dove l’antico e il futuro si danno la mano, dove ogni viaggiatore può trovare il proprio ritmo.

Se state cercando una meta autentica, solare e ricca di esperienze, Valencia è la risposta.

E scommetto che, come è successo a me, ci lascerete un pezzetto di cuore.

Alcune considerazioni finali

Il centro storico di Valencia: L’ho trovato molto carino e molto vivo. Ha qualcosa che mi ricorda Barcellona, ovviamente in piccolo. La Cattedrale è molto bella e possiede tre portali di accesso: la Puerta del Los Hierros, la Puerta del Palau e la Puerta de los Apostoles. La prima è barocca, la seconda romanica e la terza gotica. Altra cosa che mi ha sorpresa abbastanza. Sembra che, precedentemente, al suo posto, vi fossero un tempio romano e una moschea. Un’altra cosa molto carina del centro storico di Valencia è l’Estación del nord. Si trova proprio accanto all’arena de toros di Valencia. Oltre ad essere molto bella esternamente, lo è anche all’interno. Le pareti dell’atrio sono tutte fatte di mattonelle dipinte (mi ricorda vagamente la Estação de São Bento a Porto con i suoi stupendi azulejos, di cui prima o poi scriverò qualcosa). Vale la pena entrare a dare un’occhiata. La zona delle spiagge: È questa la zona in cui ho dormito la prima volta che sono stata a Valencia. È piena di ristorantini e alberghi, a due passi dalle ampie spiagge. È piacevole passeggiare sul lungo viale sia di giorno che di notte. Consiglio pratico: Se ci andate in alta stagione e desiderate mangiare in uno dei ristorantini sul lungomare (sono turistici ma può essere piacevole mangiare davanti alle spiagge), consiglio di prenotare un po’ prima. Per riuscire a mangiare una paella ne abbiamo dovuti girare tantissimi: erano tutti prenotati! Sapete che la paella originale è valenziana, vero? L’originale valenziana è con carne di coniglio, ma la fanno anche solo di pesce, di carne o di verdure. La Ciutat de les Arts i les Ciències: Credo che sia una delle cose che più mi ha impressionato di Valencia. In pratica sono una serie di edifici raccolti insieme in una zona che a me piace definire «futuristica«. Sembra di essere in uno di quei racconti del futuro in cui ti perdi tra navicelle spaziali e macchine volanti! Insomma, a me ha dato un po’ quest’impressione a primo impatto. In realtà sono raccolti in questa città delle scienze 5 differenti strutture, suddivise all’interno di tre aree tematiche: arte, scienza e natura. Uno di questi è un enorme acquario. C’è all’interno anche un ristorante «sottomarino»: il Ristorante Submarino L’Oceanografic. Io non ci ho mangiato, quindi non so esattamente come sia, però conto di farlo la prossima volta, se torno a Valencia. Mi ispira un sacco. Qui è possibile comprare il biglietto online: OCEANOGRAFIC DI VALENCIA. Il parco con il Gulliver Gigante: Il Gulliver gigante si trova all’interno del letto di un fiume e che taglia in due la città. In pratica, il corso originale del fiume è stato deviato e, nel suo letto, è stato creato un lungo parco. È proprio lì che è possibile trovare la simpaticissima statua di Gulliver, sulla quale i bambini si divertono ad arrampicarsi. Un’ultima cosa su Valencia. A parte la Paella Valenciana, vi consiglio di assaggiare l’horchata (orxata de xufa in valenciano). È una bibita fresca preparata con acqua, zucchero e il latte di un xufa appunto, un tubero. È molto buona e sembra abbia origini arabe. L’ho assaggiata anche a Barcellona, ma non mi è piaciuta quanto l’originale valenziana. Ricordo che mi fecero anche vedere il tubero: è simile a una nocciolina all’apparenza. Se vi trovate da quelle parti, consiglio di assaggiarla, ma, vi avviso, è molto dolce!
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Orxata natural – Valencia
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