Praga: 7 motivi per tornarci e un po’ di info utili

Nel mio ultimo post su Praga e il Ponte Carlo, avevo promesso di tornare a scrivere di questa meravigliosa città, di dare qualche info pratica e spiegare perché vorrei tornare a visitarla.

Siccome per me promessa è debito, eccomi a scrivere nuovamente della stupenda capitale della Repubblica Ceca.

Praga di sera

Comincio il mio nuovo post su Praga elencandovi le ragioni per cui desidero tornarci.

1 – La prima ragione per cui voglio tornare a Praga è per rivederla d’inverno con il freddo e, se sono fortunata, con la neve.

Il fatto di averla visitata in estate non mi dispiace, perché mi sono goduta un suo volto limpido, accompagnato dal cielo azzurro e da una temperatura che, a parte picchi di caldo – soprattutto nella giornata in cui abbiamo visitato Nove Mesto – ci ha permesso di girare un po’ ovunque senza battere i denti.

Però Praga l’ho sempre immaginata con la neve e, quella sua atmosfera romantica, credo possa apparire ancora più speciale d’inverno.

Ho voglia di girare per le sue strade e tornare sul Ponte Carlo, con sciarpa e cappotto… non so spiegare perché.

Potrebbe sembrare follia ma, nel momento stesso in cui ho messo piede in città, ho sentito che dovevo tornarci in inverno. Magari me ne pentirò, ripensando con malinconia alle temperature estive, però sento che avrei conosciuto Praga solo a metà senza rivederla in pieno inverno.

Edifici a Praga

2 – La seconda ragione per cui desidero tornare a Praga è che grazie anche al «Tour italiano Praga», ragazzi italiani che vivono lì e che organizzano dei Tour stupendi per la città, ho cominciato ad appassionarmi moltissimo anche alla storia di questa capitale, di cui conoscevo davvero poco prima.

Quindi, da quando sono tornata, presa un po’ anche dalla malinconia di questa città che mi ha rapito il cuore, ho messo in lista tra i libri da leggere alcuni ambientati nella capitale ceca, così quando ci tornerò ne saprò di più e potrò apprezzarne ancor di più l’atmosfera e le sfumature.

Se conoscete qualche libro che parli di Praga o che vi sia ambientato, una segnalazione su un bel libro è sempre gradita!

A proposito: consiglio vivamente i tour con i ragazzi del Tour Italiano Praga. Sono preparatissimi e sanno coinvolgere moltissimo mentre ti portano alla scoperta di una città che ha davvero tanto da raccontare.

Li trovate nella piazza principale di Stare Mesto, con l’ombrellino tutto tricolore. Avvicinatevi anche solo per chiedere info, sono gentilissimi!

Io ho fatto il tour di Stare Mesto, quello di Nove Mesto, quello di Mala Strana e del Castello e quello del quartiere ebraico con le sinagoghe… e ne sono valsi tutti estremamente la pena. Mi spiace solo di non essere riuscita a fare quelli che organizzavano fuori città per mancanza di tempo… ma questo è un altro motivo per tornarci.

3 – Un’altra delle ragioni per cui devo assolutamente tornare a Praga, sono senza ombra di dubbio i Trdlo!

Dei dolci buonissimi che vendono in vari punti del centro città e che non avevo mai assaggiato da nessun’altra parte… sono davvero deliziosi! Ne ho assaggiato anche una versione con il gelato quest’estate. Se solo ci penso… addio sana alimentazione!!!

Successivamente li ho visti anche a Budapest nella zona dell’Hard Rock café, ma avevano un nome totalmente diverso, che sinceramente ho dimenticato.

In ogni caso, sono inconfondibili perché sono cotti su delle griglie, tipo pollo allo spiedo. Vi consiglio di assaggiarli.Io, almeno una volta nella vita, devo mangiarne un altro. Quindi, non posso non tornarci.

4 – Mi sono innamorata dei palazzi di Praga.

La costante dei miei pochi giorni nella capitale Ceca, è stata che non riuscivo a guardare avanti a me mentre camminavo, perché passavo la maggior parte del tempo con lo sguardo rivolto verso l’alto ad osservare gli stupendi palazzi che si susseguivano per tutto il centro storico di Praga.

Era impossibile non lasciarsi conquistare… sono di colori differenti l’uno dall’altro, diversi a volte anche nella forma, eppure creano una scia di totale armonia che mi ha lasciata a bocca aperta.

Anche solo per un giro in centro tra i suoi palazzi Liberty, Praga vale una seconda visita, senza il minimo dubbio!

Praga

5 – Non ho lasciato un segno del mio passaggio sul Muro di John Lennon.

Questa è un’altra ragione per cui devo tornare a Praga. Quando mi sono trovata davanti al muro, avrei voluto lasciare un segno, un cenno, una frasetta, o una semplice firma, ma non mi ero attrezzata di pennarello… quindi tocca che ci ritorni!!!

Info pratiche: Potete trovare il muro attraversando il Ponte Carlo.

Venendo dal centro e andando in direzione Mala Strana, poco prima che il ponte sia terminato, sulla sinistra, trovate delle scale che scendono su una strada. Una volta giù, prendete la prima traversa sulla destra e passerete davanti al Pub di Jonh Lennon: poco più avanti troverete anche il muro.

Muro Jonh Lennon Praga

Proprio di fronte al Pub di cui vi ho parlato, si trova un ristorantino troppo carino dove abbiamo mangiato benissimo e dove sono stati gentilissimi.

Ve lo consiglio vivamente, soprattutto se cercate un posto romantico.

È proprio accanto alla ruota di un mulino con un folletto, non potete sbagliarvi! Il nome dovrebbe essere questo: Velkoprevorsky Mlyn. Ma per sicurezza vi lascio qualche foto.

È sicuramente un posto che attira turisti, ma io ci ho mangiato molto bene e in un’atmosfera davvero suggestiva!

Ristorante a Praga

6 – Nel tour delle Sinagoghe, per mancanza di tempo, mi sono saltata quella «vecchia», la più antica.

Il giro del quartiere ebraico lo abbiamo fatto l’ultimo giorno prima di partire per Vienna.

Ci siamo soffermati molto nella Sinagoga accanto al Cimitero di Praga e nel cimitero stesso, che sono stati davvero una visita forte dal punto di vista emozionale. In quella Sinagoga le pareti bianche sono tappezzate di tutti i nomi degli ebrei cechi e moravi morti, rimasti vittime della persecuzione nazista. Sono stati scritti a mano 80.000 nomi.

Ho avuto l’istinto di mettere una mano su una parete ed ho provato una sensazione intensa. Sentivo il desiderio di stabilire un contatto, come a poter donare una carezza per lenire la sofferenza che quei nomi mi trasmettevano. Ma certe emozioni sono difficili da spiegare…

Nella Sinagoga Pinkas sono conservati anche tantissimi disegni dei bambini che erano stati rinchiusi in un campo di concentramento: vederli è indubbiamente un’esperienza che non lascia indifferenti.

In ogni caso, tra questa sinagoga e il Cimitero ebraico, trascorremmo un bel po’ di tempo.

Dedicammo il resto del tempo a girare le altre sinagoghe che erano comprese nel biglietto, senza accorgerci – fino all’ultimo momento – che nel ticket non era compresa la Sinagoga più antica (quella legata alla leggenda del Golem).

Il tempo ormai stringeva, quindi… è saltata! Devo tornare a Praga per vederla.

In compenso, abbiamo visitato la Sinagoga spagnola che è davvero molto bella.

Prima di mostrarvi qualche foto delle sinagoghe, un consiglio pratico: se fate il biglietto nelle singole sinagoghe si può pagare solo in contanti.

Se invece volete pagare con bancomat, chiedete di indicarvi l’ufficio che fa anche i biglietti cumulativi (si trova nei vicoletti del quartiere ebraico). Ci risparmierete anche qualcosina!

Interno Sinagoga a Praga

7 – Ho lasciato per ultimo il Ponte Carlo, perché ho parlato diffusamente nell’altro post (#Praga – Il Ponte Carlo al tramonto e i suoi musicisti: poesia pura) di quanto me ne sia innamorata.

Ovviamente rientra a pieno titolo nelle mie personali motivazioni per tornare a Praga, prima o poi!

Praga

Ci sarebbero tante altre cose da dire su Praga, sul perché l’ho adorata e perché vale una visita o una seconda e una terza.

Se state pensando di visitare Praga, ora o in futuro, vi consiglio di leggere questo post.

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