Cosa vedere a Berna, regno degli orsi e delle fontane.

Ho visitato Berna durante uno dei miei On The Road in Svizzera dai ritmi un po’ folli, qualche inverno fa.

Una delle ragioni che ha reso Berna graziosissima ai miei occhi è stato vederla incorniciata dal fiume Aar.
L’immagine era decisamente poetica

Berna fotografata dalla zona della Fossa degli Orsi

Siamo partiti in auto dall’Italia un venerdì e tornati la domenica sera, dopo aver visitato oltre a Berna, anche Zurigo e Lucerna.

Berna è stata una piacevole sorpresa. Anche perché si è rivelata una capitale un po’ diversa dalle altre che ho visitato.

Quando visito una capitale europea, di solito, immagino una città piena di caos Mi aspetto inconsciamente una città un po’ frenetica, in quanto centro nevralgico del Paese.

Berna, invece, mi ha dato la sensazione opposta, al punto che, uno dei primi aggettivi che mi viene in mente per definirla è silenziosa.

È piacevolmente silenziosa, ha un’atmosfera che mi è sembrata quasi surreale per essere la capitale della Svizzera.
Paragonandola a Zurigo, per esempio, Berna mi è sembrata la sorellina tranquilla.

È graziosissimo passeggiare per il centro e vedere tanti filobus che ti passano accanto senza fare il minimo rumore (tanto che se non si sta attenti non li si sente nemmeno arrivare!).

A terra, in pieno centro, le strade sono un affascinante intreccio di rotaie.
I filobus si incrociano in un sincronismo perfetto che mi ha affascinata da morire!

Mi sono fermata più di una volta ad osservarli: sembrano gli ingranaggi perfetti di un orologio svizzero.

Berna

Un’altra cosa particolarissima del centro storico di Berna sono i locali e i negozi del sottosuolo.

In pratica, passeggiando per la via principale, attraversata dai porticati che portano alla famosa Torre dell’Orologio, a destra e a sinistra della strada, i negozi sono su due differenti livelli.

Ci sono quelli ad altezza normale e quelli che sono ubicati in una sorta di scantinati. In pratica, ad ogni numero civico, c’è il negozio di sopra e quello di sotto, che non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro. Non so come funzionino i numeri civici lì, ma spero di render l’idea.

Quando sono chiusi, senza saperlo, si potrebbe supporre che siano cantine. Invece, quando aprono le ante, compaiono delle scale che portano all’entrata del negozio o del bar (a seconda dei casi).

È come un mondo sotterraneo che esce allo scoperto all’improvviso. Non avevo mai visto una cosa così!

Ce ne sono tanti lungo la strada.

Berna negozi

Un altro particolare che attira l’attenzione lungo la passeggiata verso la Zytglogge (la torre dell’orologio), sono le fontane rinascimentali (i filobus ci passano accanto perché sono al centro della strada spesso).

Le fontane di Berna sono tutte diverse perché cambia la figura allegorica protagonista di ciascuna di esse.

La più famosa è quella che ritrae un orco che mangia bambini (si trova dopo la torre dell’orologio, andando verso destra, se la memoria mi assiste!).

In ogni caso, sono tutte molto particolari.

Fontana dell’orco a Berna

La famosa Torre dell’Orologio è bassina ma totalmente in sintonia con il centro della città secondo me (non la immagino una torre troppo alta lì). Mi è piaciuto molto.

Torre dell’orologio – Berna

Dimenticavo: Berna è chiamata la città degli orsi (se ne trovano riproduzioni un po’ ovunque in città), perché, secondo una leggenda, il fondatore della città uccise un orso vicino al fiume, proprio dove ancor oggi sorge la città di Berna.

Il nome Bern sembra derivi infatti dalla parola Bär, ovvero orso.

L’orso è raffigurato perfino sullo stemma cittadino. All’inizio del centro storico, prima di addentrarvisi, vi è una «fossa» dove in teoria vive una famiglia di orsi. Io non li ho visti (probabilmente erano nascosti da qualche parte).

Sembra che in passato gli orsi venissero allevati come portafortuna durante le guerre. Per questa ragione fu costruito una sorta di alloggio per ospitarli che, col tempo, è diventato la famosa fossa degli orsi. Si trova proprio accanto a uno dei ponti più antichi di Berna, il Nydeggbrücke.

Un appunto pratico. Ricordo che la macchina andava parcheggiata fuori dal centro storico ma il parcheggio aveva un limite di tempo.

Noi a metà visita fummo costretti a rifarci tutto il centro per comprare un nuovo biglietto e continuare a girare… una cosa decisamente poco comoda!

Non so se è ancora così, ma in quel caso consiglierei di trovare un modo per lasciare la macchina più lontana dal centro e prendere un mezzo di trasporto che vi porti nel centro storico (tanto funzionano benissimo da quel che ricordo!).

Berna dall’alto
Condividi

5 Comentarios

Dejar una respuesta

error: Content is protected !!