Ricordi di Londra, tra le foto di vecchi album.

Questo articolo non è una guida su cosa vedere o no a Londra. È più un flusso di ricordi condivisi. Quando ci tornerò e la visiterò in modo più approfondito e con più tempo, scriverò uno o più articoli di carattare più pratico.

A Londra ci sono stata due volte: il 2010 fu la data del nostro secondo appuntamento, più di 10 anni dopo il primo. Il nostro primo appuntamento avvenne nel 1998, l’anno precedente a quello della famosa maturità per me. In entrambe le occasioni, non posso dire di averla conosciuta a fondo perché ci ho passato troppo poco tempo. Mi piace però pensare che – come tutti i primi appuntamenti – ci siamo studiate un po’ entrambe, pronte a rivederci ancora per approfondire quello che è stato solo un assaggio tra di noi. In poche parole… non c’è due senza tre, quindi spero di tornarci ancora.

La prima volta ci sono stata per una settimana, ma il viaggio prevedeva un corso di lingua in un paesino sulla costa, ad Eastbourne, quindi in realtà Londra quella volta l’ho vista soltanto un giorno grazie ad un’escursione prevista.

Fu uno di quei tour rapidi in cui a malapena hai tempo di scattare una foto ai monumenti più famosi, correndo contro il tempo e senza goderteli come si deve. Tra me e lei è stato amore a prima vista ma, come primo appuntamento, è stato troppo frettoloso.

In quegli anni, tra l’altro, la macchina fotografica aveva ancora il rullino, quindi ho poche foto di quel viaggio.

Quelle che vedete qui, le ho scattate quando ci sono tornata nel 2010.

Londra

Di quel primo viaggio ricordo nitidamente alcune cose: la sensazione tremenda che mi assalì la prima sera di non capire assolutamente nulla, per esempio.

Arrivai presso la famiglia che mi ospitava stanchissima dal viaggio e mi resi conto che non riuscivo nemmeno a ricordarmi come si chiedeva dov’è il bagno. (Per fortuna il giorno dopo andò decisamente meglio).

Ricordo la mia stanzetta, il mio letto di fronte ad una finestrella, in una mansarda di quelle tipiche casette inglesi coi tetti spioventi, tutte uguali, una accanto all’altra.

Mi affacciai e mi sembrò di essere improvvisamente stata catapultata in un film o in una fiaba.

Ricordo l’entusiasmo del mio primo viaggio all’estero, del mio primo contatto con persone di altre nazionalità.

Ricordo tutte le volte che la sera, tornando a casa con la mappa tra le mani, mi perdevo puntualmente tra quelle casette tutte uguali, costretta quasi sempre a tornare indietro, aiutandomi coi numeri civici per trovare quella giusta (erano davvero tutte identiche).

Ricordo l’armonia che si creava nel raccontare alla mia famiglia affidataria quello che era successo durante il giorno.

I buffi ma divertenti tentativi di mettere alla prova il mio inglese scolastico e anche le figuracce per le prime gaffe.

Ricordo perfino che fu triste il distacco dopo una settimana… ma fu anche un’esperienza bellissima.

Col senno di poi, credo che, nonostante i tanti viaggi fatti dopo, le emozioni di quella settimana lì non le ho mai più provate uguali.

Altrettanto belle ogni volta, ma diverse. E poi l’Inghilterra secondo me è magica, ha un’atmosfera tutta sua.

Quel viaggio lo conservo nel cuore, in un angolino speciale.

Anche perché, stando all’interno di un nucleo familiare locale, conosci di un posto qualcosa di totalmente diverso da quello che vivi normalmente da turista. Una settimana diventa intensa quasi quanto un mese, anche se vola.

La seconda volta, son rimasta a Londra un week end lungo, in cui mi sono concessa, oltre ai monumenti ben conosciuti, anche il Museo di Storia Naturale (enorme e gratuito) e quello delle cere di Madame Tussauds (dove per entrare ho fatto la fila più lunga della mia vita).

Entrambi i musei sono impressionanti a mio parere, seppure estremamente diversi tra loro.

Al museo di Storia Naturale di Londra

Il week end lungo da turista mi ha permesso di vedere moltissime cose che mi ero persa la prima volta, ma sarebbe assurdo dire che conosco Londra e che non ho una voglia matta di ritornarci per scoprire tutte le cose che ancora non ho visto.

Solo che, ogni volta che organizzo un viaggio, c’è la dura lotta tra tornare a rivedere un posto già visto per conoscerlo meglio o scoprirne uno nuovo… e di solito vince sempre la seconda!

Ma Londra ha ancora tanto da mostrarmi quindi, non è ancora abolita dalla mia wish list.

Dobbiamo approfondire la nostra storia d’amore: non può finire qui.

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