Cosa vedere a Cordova: le rovine di Medina Al-Azahara

Ho già speso qualche parola su cosa vedere a Cordova, sulla sua straordinaria Moschea e l’Alcazar coi deliziosi giardini. Manca però un accenno all’ultima tappa a Cordova, quella che ci siamo concessi prima di lasciarla a beneficio di Granada, dove ci attendeva l’Alhambra.

Rovine di Medina Al-Azahara.

Si tratta delle rovine di un’intera città che il Califfo fece costruire poco fuori dalle mura dell’antico centro del califfato di Cordova.

Storicamente sembra che il Califfo l’abbia fatta costruire per ragioni politiche, ovvero per dar prova che il Califfato di Cordova non era da meno di quello di Damasco e per mostrare ai suo nemici il suo potere.

Storie più romanzate invece, affermano che in realtà questa città fosse stata costruita in onore della preferita tra le spose del Califfo, dalla quale la città prende il nome di Al-Azahara.

Io, da romantica quale sono, prendo per buona la seconda, ma questa è una scelta totalmente soggettiva.

Rovine di Al-Azahara – Cordoba

In linea di massima, sono delle rovine di cui è rimasto davvero poco in piedi, ma è davvero affascinante camminarci in mezzo. Se lasci lavorare la fantasia puoi immaginare, per qualche istante, quella che era una città fiorente riprender vita.

Giri tra quelle che erano le stanze del califfo, quelle di coloro che abitavano il palazzo e ti sembra di rivederli.

Io dico sempre che il fascino delle cose dipende dagli occhi con cui le si guarda.

Rovine di Al-Azahara – Cordoba

Come arrivare a Medina Al-Azahara

Noi ci siamo arrivati con la macchina ma, all’ufficio del turismo, ci hanno parlato di un autobus che da Cordova centro porta direttamente a Medina Al-Azahara. Sembra che l’ultimo fosse intorno alle 5 del pomeriggio se ben ricordo, quindi, se ci si vuol andare senza macchina, tocca tener d’occhio gli orari dei bus.

In realtà, ormai quasi a destinazione, anche noi ad un certo punto abbiamo dovuto abbandonare la macchina a beneficio di un autobus, ma ce ne siamo accorti solo dopo essere arrivati inutilmente fino in cima, dove non c’era la minima possibilità di fermare la macchina. In pratica esiste un parcheggio, poco prima di arrivare in cima, dove tocca fermare l’auto, comprare il biglietto (che comprende anche il bus) e attendere che arrivi questa navetta che ti porta sù in 5 minuti circa. Ce ne sono di frequentissime, quindi non ci è toccato attendere molto.

Rovine di Al-Azahara – Cordoba

Girarla tutta è stata un po’ una faticaccia perché è su vari livelli d’altezza, su una sorta di collinetta e noi eravamo già abbastanza stanchi dai giorni precedenti e dalla giornata, ma ne è valsa la pena fare un ultimo sforzo per visitarla prima di abbandonare la città per proseguire il nostro giro Andaluso.

Rovine di Al-Azahara – Cordoba

Mi è piaciuto gironzolare tra le rovine e leggere passo passo, lungo il percorso, la spiegazione di quello che rappresentavano i resti di ciò che vedevo. Le parti più belle sono quelle in cui sono stati ritrovati degli archi ancora integri che fanno un gran bell’effetto a vedersi.

Doveva essere all’epoca una gran bella città.

La visita ci ha soddisfatti ma ha risucchiato via le nostre ultime energie della giornata. Terminata la visita delle rovine, abbiamo salutato Cordova e ci siamo rimessi in marcia con destinazione Granada, sognando una stanza d’albergo dove poter riposare un po’ e ricaricarci per il giorno successivo.

L’Andalusia è un mondo da scoprire e non mi ha dato un attimo di tregua, ma forse anche per questo mi è rimasta tanto nel cuore: un’emozione e una scoperta continua!

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